mercoledì 22 dicembre 2010

Modello Dynamic: Portafoglio Gennaio

Nell'ultimo post di questo 2010 andiamo a definire i portafogli del Modello Dynamic per il prossimo mese di gennaio.


Portafoglio Long
Titolo Industry Paese Mkt cap Beta
Leoni Ag Auto&Components Germany 1.019 1,67
Cargotec Oyj-B Share Capital Goods Finland 2.501 1,35
Wartsila Oyj Capital Goods Finland 5.819 1,09
Stora Enso Oyj-R Shs Materials Finland 6.020 1,37
Faurecia Auto&Components France 2.428 1,62
Kemira Oyj Materials Finland 1.827 0,98
Qsc Ag Telecom Germany 424 0,89
Bertrandt Ag Comm&Prof Serv Germany 547 0,93
Eurofins Scientific Pharma France 761 0,72
Zeltia Sa Pharma Spain 651 0,64



2.200 1,13










Portafoglio Short
Titolo Industry Paese Mkt cap Beta
Gestevision Telecinco Sa Media Spain 2.908 1,37
Astaldi Spa Capital Goods Italy 487 1,11
Ryanair Holdings Plc Transportation Ireland 5.593 0,57
Atlantia Spa Transportation Italy 9.239 0,80
C&C Group Plc Food,Beverage&Tobacco Ireland 1.122 0,60
Ipsen Pharma France 1.938 0,35
Endesa Sa Utilities Spain 20.455 0,57
Belgacom Sa Telecom Belgium 8.630 0,35
Rwe Ag Utilities Germany 27.950 0,69
Intralot S.A.-Integrated Lot Consumer Services Greece 409 0,58



7.873 0,70
Come di consueto, andiamo a spendere qualche parola in più, in ragione della maggior complessità del modello stesso rispetto all'architettura più semplice e statica del Modello Classic.

E' innanzi tutto interessante valutare come il modello "legge" il mercato e qual è quindi la sua esposizione ai diversi fattori di rischio:


Fattore Peso Commento
Value -9,4% Premiati i titoli con multipli elevati
Redditività -10,1% Premiati i titoli a scarsa redditività
Crescita Storica 4,1% Fattore ininfluente
Crescita Futura 8,0% Premiati i titoli con elevata crescita futura attesa
Market Risk -13,5% Premiati i titoli ad elevato beta
Business&Financial Risk 1,2% Fattore ininfluente
Size -2,7% Fattore ininfluente
Momentum M/L Termine 20,7% Premiati i titoli con Momentum a M/L termine positivo
Momentum Breve Termine -13,0% Premiati i titoli con Momentum a Breve termine positivo
Estimates Revisions 17,4% Premiati i titoli con revisioni positive da parte degli analisti

Si confermano quindi le scelte di fondo del mese scorso, con il ruolo primario ricoperto dai fattori Momentum (sia quelli di M/L termine, sia quelli di breve termine, sia quelli legati alla revisione delle stime degli analisti) ed una predilezione per i titoli ad alto beta (pur in maniera meno netta rispetto al mese scorso). Da segnalare inoltre come i fattori Value passino da un peso neutrale a dicembre ad uno negativo per il mese di gennaio: il mercato non è in questo momento interessato ai titoli con valutazioni interessanti ed il Modello Dynamic ne tiene conto.

Scorrendo la lista dei titoli presenti nei 2 portafogli, risulta chiara la presenza di un ulteriore fattore latente ma, ciò nonostante, determinante nello screening. Si tratta del rischio paese: il Portafoglio Long risulta infatti focalizzato sui Paesi della cosiddetta Europa Core, con l'eccezione di un solo titolo spagnolo. Nel comporre il Portafoglio Short, Dynamic attinge invece a piene mani dai periferici, con 7 dei 10 titoli appartenenti ai famigerati PIIGS. Il rischio paese non è esplicitato ed utilizzato direttamente all'interno del modello, ma la sua influenza è veicolata dai fattori Momentum su cui Dynamic fa al momento grande affidamento. Risulta infatti evidente come i titoli azionari dell'Europa periferica abbiano negli ultimi mesi sottoperformato nettamente il mercato europeo nel suo complesso ed evidenzino quindi un momentum negativo. Si spiega quindi perchè Dynamic li penalizza in questa fase di mercato, a vantaggio dei paesi core (Germania e Francia) e di un paese del tutto estraneo alla crisi del debito sovrano come la Finlandia.

Buone feste a tutti!

Modello Dynamic: Performance Dicembre

Il Modello Dynamic compie il suo primo mese di vita ed andiamo quindi a vedere come si è comportato.




Il Portafoglio Long, con 5 rialzi a doppia cifra ed un solo titolo in rosso, fa segnare un + 9.06% e stacca quindi di poco più del 2% il mercato (che registra un +6,91%). Il Portafoglio Short mostra, invece rendimenti più dispersi, con una performance finale di poco inferiore a quella del mercato.



Dopo aver fatto registrare ottime performance nel periodo di rodaggio offline, il Modello Dynamic continua quindi a ben figurare anche nel suo primo mese live, grazie alla sua capacità di individuare gli stili di investimento ed i fattori di rischio premiati dal mercato in questa fase di mercato.

Nota: vi sarete accorti del fatto che ho riportato le performance solo su base assoluta e non su base risk/beta adjusted. Si tratta di una scelta voluta, legata al fatto che, a differenza del Modello Classic, il Modello Dynamic non dà preferenza in maniera sistematica ai titoli ad alto beta piuttosto che a basso beta. La scelta è infatti operata di mese in mese in chiave tattica e non strategica. Per tale motivo, mostrare una performance beta adjusted non renderebbe merito / demerito al Modello circa la sua capacità o meno di operare scelte vincenti sotto questo aspetto.

Modello Classic: Portafogli Gennaio

Eccoci ai portafogli del Modello Classic per il mese di gennaio.
Prima  però una piccola nota metodologica: come vedrete, ho allargato l'universo dei titoli sotto osservazione (comune anche al Modello Dynamic), che include ora tutti i titoli dei Paesi dell'Area Euro. In sostanza, rispetto a prima, l'universo, composto da circa 340 titoli, include anche i principali titoli irlandesi e greci, oltre a quelli di Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo e Spagna. Continuano a valere, in ogni caso, i filtri che escludono per i motivi già descritti i titoli che non redigono i bilanci in Euro, i titoli finanziari e le micro cap.

Ma eccoci ai portafogli:


Portafoglio Top
Titolo Industry Paese Mkt cap Beta
Orion Oyj-Class B Pharma Finland 2.319 0,28
C&C Group Plc Food,Beverage&Tobacco Ireland 1.122 0,60
Fuchs Petrolub Ag Materials Germany 2.447 1,08
Bertrandt Ag Comm&Prof Serv Germany 547 0,93
Portugal Telecom Sgps Telecom Portugal 8.788 0,54
Telefonica Sa Telecom Spain 79.505 0,60
Maurel Et Prom Energy France 1.289 0,99
Total Sa Energy France 95.358 0,82
Pfeiffer Vacuum Technology Capital Goods Germany 868 0,39
Gestevision Telecinco Sa Media Spain 2.908 1,37



19.515 0,76










Portafoglio Worst
Titolo Industry Paese Mkt cap Beta
Heidelberger Druckmaschinen Capital Goods Germany 893 1,74
Bulgari Spa Consumer Durables Italy 2.499 1,15
Jc Decaux Sa Media France 5.138 1,14
Impregilo Spa Capital Goods Italy 897 1,10
Sky Deutschland Ag Media Germany 1.228 1,07
Edf Energies Nouvelles Sa Utilities France 2.478 0,65
Singulus Technologies Capital Goods Germany 156 1,35
Zeltia Sa Pharma Spain 651 0,64
Intercell Ag Pharma Austria 590 0,68
Pfleiderer Ag-Registered Shs Capital Goods Germany 162 1,80
                                                                                                                  1.469            1,13

Modello Classic: Performance Dicembre

E con una settimana di anticipo, causa l'approssimarsi delle feste natalizie, andiamo a vedere qual è stato il comportamento del Modello Classic nell'ultimo mese.

Cominciamo col dire che non è stato un buon mese: i trend che abbiamo individuato qualche settimana fa (in particolare la sottoperformance dei titoli value, con elevata redditività e basso rischio) si sono sostanzialmente protratti durante dicembre e questo ovviamente ha nuociuto alle performances del modello.



Il Portafoglio Top non riesce a star dietro al mercato in termini assoluti, anche se la performance su base risk adjusted (cioè tenendo conto del beta molto ridotto, pari ad appena 0,68) è perfettamente in linea con quella del benchmark. Ma le cattive notizie arrivano dal Portafoglio Worst, che fa segnare addirittura un rendimento a doppia cifra.



Allargando l'orizzonte di osservazione a questi primi 5 mesi di vita del modello, il Portafoglio Top mantiene un certo vantaggio su quello Worst sia su base assoluta, sia sopratutto su base beta adjusted.
Entrambi i portafogli sono però ben lontani dalla performance complessiva del benchmark:

mercoledì 1 dicembre 2010

Trends: Aggiornamento novembre 2010

Riprendo con questo post la rubrica Trends, all'interno della quale andiamo periodicamente ad analizzare il comportamento dei vari stili di investimento, in modo da individuare quali dinamiche stanno muovendo i mercati azionari.

Avendo in questi mesi costruito un database personale, a partire da questa occasione le analisi saranno targate al 100% EquityScreening. In questo modo gli stili ed indicatori saranno coerenti con quelli utilizzati per i modelli di screening. Compatibilmente con il tempo libero, conto di effettuare un aggiornamento di Trends su base mensile. Ritengo infatti che possa essere uno strumento utile ai lettori del blog sia in termini di performance attribution (capire cosa ha determinato la performance passata di un titolo, di un portafoglio, di un fondo), sia in ottica prospettica.

Come detto, gli stili e gli indicatori analizzati sono gli stessi impiegati (con le modalità diverse di cui abbiamo già parlato) nei modelli Classic e Dynamic. I grafici seguenti mostrano la performance negli ultimi 4 mesi dei singoli indicatori (linee tratteggiate) e dello stile nel suo complesso (linea nera continua).

VALUE: lo stile privilegia i titoli a buon mercato, ossia con valutazioni interessanti rispetto a diverse grandezze di bilancio e di mercato:
Lo stile mostra nel suo complesso una performance leggermente negativa, che si aggrava nelle ultime settimane. Appare evidente, in ogni caso, una notevole dispersione tra alcuni indicatori flat o positivi ed altri (i classici P/E e P/BV in particolare) fortemente negativi.



PROFITABILITY: lo stile privilegia le società con una consolidata capacità di produrre utili elevati:
Anche lo stile Profitability mostra un andamento complessivo leggermente negativo. In questo caso, però, possiamo individuare un inizio fortemente positivo durante il mese di agosto, in cui la situazione di incertezza sui mercati azionari ha favorito i titoli con redditività e margini elevati. I mesi di settembre ed ottobre, caratterizzati da un forte ritorno della propensione al rischio, hanno visto penalizzato questo stile che, stranamente, non è riuscito a riprendersi durante un mese di novembre che ha visto un ritorno di forti tensioni sui mercati europei.



GROWTH: lo stile privilegia le società con elevati tassi di crescita storici o attesi per il futuro.
 In questo caso, sia che misuriamo la crescita a livello storico che lo consideriamo in chiave prospettica, lo stile si è dimostrato premiante negli ultimi mesi, con una particolare accelerazione registrata nelle ultime settimane.



RISK: lo stile privilegia titoli/società poco rischiosi sia dal punto di vista del rischio di mercato (beta e volatilità), sia sul piano operativo (stabilità dei risultati di bilancio negli anni) e finanziario (livello di indebitamento).
L'andamento degli indicatori di Market Risk ricorda molto quello degli indicatori di Profitability: ad un avvio positivo in agosto, quando le tensioni sui mercati hanno avvantaggiato i titoli difensivi, sono seguiti  infatti mesi di difficoltà in un contesto di generale ottimismo. Anche in questo caso, sorprende come lo stile abbia continuato a soffrire nelle ultime settimane, nonostante un forte ritorno dell'avversione al rischio.
Avversione al rischio che ha, invece, favorito nell'ultimo mese i titoli a rischio finanziario ed operativo contenuto (vedi secondo grafico).



SIZE: lo stile privilegia i titoli ad elevata capitalizzazione rispetto alle small cap.
Andamento sostanzialmente piatto per questo stile, che mostra una scarsa significatività, ossia un peso molto ridotto nel determinare le performance dei titoli europei. Solo nelle ultime settimane, l'avversione al rischio ha portato gli investitori a privilegiare le società di dimensioni più elevate a discapito delle più piccole. 



MOMENTUM: si tratta di uno stile composito, che da un lato privilegia i titoli con un Momentum a medio/lungo termine positivo (ossia i titoli con una performance relativa positiva su un orizzonte di 6/12 mesi), da un altro lato privilegia le società le cui stime future siano state recentemente riviste al rialzo dagli analisti, e da un altro lato ancora privilegia le società con un Momentum a breve termine negativo (ossia i titoli con una performance relativa negativa su un orizzonte di 1 settimana / 1 mese, visti come possibili outperformers nelle settimane successive in un'ottica di Mean Reversion).
E sono chiaramente questi i fattori determinanti se si vuole spiegare l'andamento dei mercati azionari negli ultimi mesi.
Da una parte i fattori di L/T Momentum e di Estimates Revisions mostrano un andamento fortemente positivo, con rari e marginali momenti di inversione.
D'altra parte, i fattori di Mean Reversion di breve termine mostrano una performance fortemente negativa, sintomo di una tendenza dei titoli europei a mostrare un elevato Momentum anche su orizzonti temporali più brevi.


Considerazioni conclusive
L'analisi degli stili da ci permette di capire come le difficoltà incontrate nelle ultime settimane dal Modello Classic possono essere in buona parte spiegate dalle performance negative degli stili Value, Profitability e Market Risk. Privilegiare i titoli con basse valutazioni, elevata redditività e basso beta non sta al momento pagando.
D'altra parte, l'andamento dei diversi indicatori ci permette di capire ed interpretare le scelte operate per il mese di dicembre dal Modello Dynamic, che premia gli stili Growth, M/L Term Momentum ed Estimates Revisions e penalizza invece gli stili di Profitability, Market Risk e Short Term Mean Reversion.